Rimini: un preludio di Pentecoste, nella Chiesa in movimento

Di Dante Balbo



Un uomo sta con le braccia alzate, gli occhi al cielo e le labbra socchiuse a mormorare preghiere. Non è un simpatizzante del Rinnovamento nello Spirito preso in primo piano al convegno nazionale di Rimini che si è svolto tra il 30 aprile e il 3 maggio 1998, ma un'immagine piuttosto frequente reperibile sulle lapidi delle catacombe romane dei primi secoli, quando i cristiani pagavano con la vita l'espressione pubblica della loro fede. Ventimila persone stanno in profondo silenzio rivolte ad un palco. Sono i membri del Rinnovamento nello Spirito, sabato 2 maggio. La giornata è stata intensa ed è già mezzanotte, ma ascoltano attenti da quasi due ore, il professor Antonino Zichichi, il Cardinale Ersilio Tonini e Sergio Zavoli, dibattere del futuro dell'umanità e del nuovo rinascimento che vedrà, nel terzo millennio, scienza e fede riconoscere la loro comune appartenenza all'ordine dei doni di Dio.


ABUSO DEI MEDIA O CRONACA DI UNA PAGINA DI STORIA

Questa introduzione non è come si può presumere l'apologia di un movimento che un diacono che lavora a Caritas Ticino sta compiendo, sfruttando un periodico che oggi leggono 45.000 persone, solo perché il Rinnovamento nello Spirito è la sua nutrice religiosa, e vuole portare acqua al suo mulino. Si tratta invece della relazione di un testimone oculare, si fa per dire, di un evento che gli sembra degno di nota. Il Rinnovamento nello Spirito, un movimento ecclesiale che, già dagli anni settanta si muove nel panorama della Chiesa Cattolica italiana e ticinese e nel mondo, ha raggiunto i 62 milioni di aderenti, è già arrivato alla sua ventunesima convocazione. Nessuna delle precedenti è apparsa sulle pagine di Caritas Insieme, perché nessuna aveva il carattere di convegno ecclesiale, come quella che si è svolta quest'anno nella città romagnola.


NELLA CHIESA, PER LA CHIESA E CON LA CHIESA, VERSO LA PENTECOSTE

Il Santo Padre, concludendo l'udienza privata concessa al Comitato e al Consiglio Nazionale del Rinnovamento nello Spirito italiano, dava appuntamento anche a loro a Pentecoste, il 30 maggio, a Roma in piazza San Pietro, per l'incontro dei movimenti ecclesiali con i quali celebrare l'anno dello Spirito Santo, in preparazione al giubileo. Il convegno di Rimini, del movimento che, nel suo stesso nome, racchiude la celebrazione della terza persona della Trinità, è stato il preludio di questo appuntamento. In esso il Rinnovamento, "anziché autocelebrare la propria attenzione allo Spirito Santo" per usare le parole del suo coordinatore, Salvatore Martinez, "ha preferito celebrare l'azione dello Spirito nella Chiesa, per la Chiesa e con essa." Il Movimento organizzatore è quasi scomparso, nascosto nella ricchezza di perle e disegni che ornano il vestito della Sposa di Cristo, confondendosi con i preziosi ricami che su di esso ha disegnato e continua a disegnare il Consolatore.


TRE GIORNI PER UN ABITO DI FESTA

Osserviamo più da vicino il mantello che la Chiesa ha indossato nel dipanasi del Convegno che ha visto da giovedì a domenica alternarsi sui palchi della Fiera di Rimini e nei suoi padiglioni la più diversa varietà di espressioni della vita ecclesiale.Come in una solenne liturgia, è stata la Parola di Dio ad aprire la danza della Sposa, per bocca di un prete "al di sopra di ogni sospetto", monsignor Gianfranco Ravasi, che ha illustrato la presenza dello Spirito Santo nella storia della salvezza, accostando alla saggezza del biblista, la cultura dell'uomo di lettere e di filosofia. Poi il fil rouge della Convocazione, il Veni Creator Spiritus, illustrato sapientemente dal predicatore apostolico, il cappuccino Raniero Cantalamessa, che ha fatto vibrare ogni parola dell'antico inno in una mirabile sintesi. Ma lo Spirito Creatore viene per l'uomo, via della Chiesa e allora le testimonianze di uomini come Andrea Riccardi, della comunità di Sant'Egidio o di Ernesto Olivero del Sermig, che dell'uomo, della pace e del dialogo a favore degli ultimi, hanno fatto la loro bandiera. L'uomo al centro della storia, non solo nella sua povertà, ma anche nella sua grandezza, nell'arte, con Liliana Cosi, prima ballerina alla Scala e al Bolschoy, e la sua grazia danzante, o con la collettiva organizzata nel padiglione E della fiera; nella cultura, con la mostra del libro e della comunicazione religiosa o con il dibattito fra scienza e fede già cita, to più sopra. Ma non era sufficiente, bisognava andare al cuore della Chiesa, ad incontrarla nel suo tesoro più nascosto, laddove è sola e perseguitata. Per questo a Rimini non è potuto mancare un vescovo come monsignor Ruggero Franceschini, che in Anatolia, la terra di Efeso e della casa di Maria o dell'apostolato di San Paolo, guida una comunità con dieci sacerdoti compreso lui e qualche suora, per una regione che conta 36 milioni di abitanti. La Chiesa dopo il Concilio Vaticano II è anche la madre di grandi movimenti laicali, e il Rinnovamento È solo uno di essi. A lodare l'opera delle Spirito sono venuti a Rimini i Focolari con Chiara Lubic, in diretta satellitare dal Brasile, Comunione e Liberazione con il dottor Feliciani, che ha portate un messaggio di don Luigi Giussani, neocatecumenali, e molti altri ancora. La Chiesa carismatica rappresentati a Rimini sarebbe stata incompleti senza i suoi ministri e pastori: 450 sacerdoti e molti Vescovi, per i quali valgano, a puro titolo di esempio, i nomi del segretario della C.E.I., monsignor Ennio Antonelli e del Cardinal Alfonso López Trujillo, presidente del Pontificie Consiglio per la famiglia. La Chiesa è maestra e madre attenta E non può dimenticare le emergenze chE riguardano il nostro presente e il future suo e dell'umanità. Perciò il convegno a un certo punto si è diviso, dedicando due sessioni contemporanee, alla fa miglia e ai giovani, perché l'una, guidata dalle parole accorate di monsignor Renzo Bonetti, ritrovasse il suo posto e la sua parola da dire a mondo nella luce della fecondità delle Spirito, gli altri perché si incontrassero tra loro e con l'umanità emarginata nelle testimonianze di don Oreste Benzi e di monsignor Domenico Sigalini responsabile della pastorale giovanili per la Conferenza Episcopertine/copale Italiana.


E IL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO, DOV'ERA ?

Era nei 50'000 partecipanti, nelle iniziative editoriali, come il sussidio per il canto liturgico o il libro "ciò che lo Spirito dice alle Chiese", che raccoglie i contributi di oltre 60 vescovi sullo Spirito Santo. Era nelle proposte di evangelizzazione e catechesi, della "Colonna di Fuoco", una iniziativa itinerante che ha già portato il suo spettacolo in molte piazze italiane e il 29 agosto sarà a Locarno, o nei numerosi stands che proponevano libri, cassette, ../../../../, proposte di cammino, ecc. Era nei bambini della "Piccola Tribù di Giuda", un gruppo del Rinnovamento che prega ed esprime attraverso il mimo, la danza e le altre modalità dell'arte il proprio crescere in un tessuto di fede, o nell'associazione Terapisti Cattolici, che nella professionalità sanitaria e psicoterapica, riscopertine/copre il segno della presenza santificante del Paraclito.

Era, infine, nel dialogo con le altre comunità carismatiche cattoliche e con le chiese protestanti, ospitate in fraterna comunione. È, e continuerà ad essere, nel pellegrinaggio della Chiesa intera verso il Giubileo, con la sua identità, con i suoi carismi, che tanto fanno discutere coloro che lo osservano superficialmente, con il suo desiderio di mostrare sempre di più il volto raggiante della Sposa, che con lo Spirito dice: Marana tha, Vieni Signore Gesù.